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Figli di una pentola
by Maria Lidia Signorello
Prima edition, published date: aprile 2019
Language: Italian
 
 
Quanto segue non ha la pretesa di un romanzo storico. E’ la storia di donne e uomini alla ricerca di qualcosa che vada aldilà di vuote formule o di aride regole.
La narrazione scorre su due binari cronologici: la Sicilia greca del Quinto secolo avanti Cristo da una parte e quella di fine Ottocento dall’altra.   Le città di Selinunte e Castelvetrano non sono separate da una dozzina di kilometri, ma da almeno duemila anni di storia.
Eppure, aldilà delle credenze e delle usanze,   alcuni aspetti dell’animo umano sembrano restare inalterati nel tempo. I vari episodi si rincorrono e si affiancano per analogie: una situazione, un rituale, un sentimento. Cosa avranno in comune un’etera e un nobile selinuntino con dei ragazzini che giocano in un cortile? Una salvatrice di neonate con una balia generosa? La cuccìa con Demetra?   Vari personaggi, attingono la loro forza dal proprio intimo valore, soprattutto se sono figli di una pentola o di una ruota, in   un mondo in cui predomina la visione sprezzante del debole, di chi non ha potere e la rigidità dei ruoli.
Storie di bimbi abbandonati, simili, avranno svolgimento ed esito differenti.
La Storia, nella Castelvetrano ottocentesca, non occupa un ruolo di primo piano, disperdendosi nelle piccole storie personali di ragazzini destinati ad acquisire velocemente ruolo e mentalità di adulti, scarpari, carretteri, contadini.
Ben altro ruolo avrà   la Storia, nella Selinunte greca, nelle congiure oligarchiche, nei banchetti e perfino nelle storie d’amore.   Amore materno, infantile, sofferto, politico.  
Selene, l’etera, Vannineddu, l’esposto, hanno comunque, avuto la loro possibilità, hanno ricevuto, comunque, una forma di amore. Non si piangono addosso, non si buttano via. I ragazzini possono così affermare “Nostra madre è la Ruota e nostro padre è il Municipio! Abbiamo fratelli e sorelle per tutto il paese ma con lo stesso angelo custode!   Corriamo dietro ai maiali, ci arrampichiamo su alberi e scale, andiamo sui carretti e facciamo tutto quello che c’è da fare”.
La storia si frantuma nei riti, nelle purificazioni cristiane o misteriche, nei cibi, manipolati, offerti, consacrati, consumati, talvolta, senza una piena coscienza.   Si disperde nelle azioni quotidiane, quali impastare il pane o fare il bucato, vissuti come riti, il tiepido abbraccio della dolce argilla cotta della panciuta pentola, accogliente come il ventre di una madre.
Compare qualche personaggio storico, realmente esistito, in un ruolo apparentemente marginale.
Gli studiosi non si adombrino per qualche inesattezza o ipotesi azzardata: è   un romanzo, non un saggio. I termini in corsivo sono specifici o appartenenti a lingue diverse dall’italiano, citazioni, oppure richiamano l’attenzione su un determinato concetto o situazione. Talvolta introducono per la prima volta un personaggio o un luogo.
Buona lettura!
 
Maria Lidia Signorello vive e lavora in provincia di Trapani.
La Sua formazione culturale è di stampo umanistico, con esperienza sul campo. E' infatti laureata in Lettere Classiche, indirizzo archeologico, con una Tesi in Antichità Puniche su Astart.
Poi specializzata in Archeologia orientale, Medio e Vicino oriente, con una Tesi in Antichità Puniche. Ha esperienza di Assistenza e direzione di scavo in vari centri siciliani, tra   i quali Selinunte, in particolare al santuario della Malophoros, dove è ambientata parte dell’opera.
Attualmente insegna Storia dell’Arte negli istituti d’istruzione secondaria superiore.

Pubblicazioni:
2015. Domina Mundi, Laura Capone editore.
1995.
● Desiderio di pace nell’Antichità: Irene debole dea del mondo greco e romano. Movimento nonviolento Verona;
● Le anfore puniche in Sicilia dal V a.C. al I a.C. L’Erma di Bretschneider di Roma;
1989 Collaborazione ad Aretusa. Quadrimestrale di cultura edito dal     Consorzio Pinacos;
1987 Una probabile fattoria in Contrada sant’A’ata (articolo su materiali d epoca ellenistica e romana). Sicilia archeologica n. 63. anno XX.
 
 
Book ISBN: 978-88-97226-90-1
 
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